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IL PARTITO DEMOCRATICO, TRA SCISSIONI E NUOVE SFIDE
(di Simone MERCURI)
In dieci anni il nostro partito ha fatto passi in avanti, forse troppo. Siamo passati dall´essere un partito che contendeva il governo a Berlusconi ad un partito che si contende il governo al proprio interno.
Le “poltrone“ ricoperte nei vari livelli, parlamento, consigli regionali e comunali ed europarlamento si sono moltiplicate come gli stessi attori di un ceto politico che si è ampliato.
Può essere questo il problema? essere diventati troppo grossi?
Sicuramente in un partito di massa per come strutturato questo è inevitabile e rappresenta un pericolo, perché crescere non è sempre sinonimo di positività.
Ma perché siamo cresciuti così tanto soprattutto negli ultimi anni? Semplice abbiamo vinto le sfide elettorali, abbiamo portato in Ue il 40% dei nostri deputati italiani, ci siamo conquistati la maggioranza delle regioni in Italia, abbiamo governato e governiamo ancora molti dei comuni più importanti.
Tutto ciò ha portato alla nascita di un ceto politico nuovo e anche giovane, con il conseguente dilemma dello spazio. C´è spazio per tutti oggi? e domani? e per i nuovi giovani emergenti? cosa può succedere qualora non vincessimo le elezioni? facile, molti politici resterebbero fuori dalla scena e rimarrebbero senza la cosiddetta “poltrona”. Leggi il resto di questa voce
A UNA DOMANDA COSI’ COSA AVRESTI RISPOSTO? SCOPRI SE SEI D’ACCORDO CON RENZI
Segnaliamo l’intervista sul Corriere della Sera di Beppe Severgnini al Presidente del Consiglio e proponiamo un “gioco”: a una domanda così cosa avresti risposto? Scopri se s ei d’accordo con Renzi.
«Rispetteremo il voto degli americani, da Obama fino ad oggi grande lezione di democrazia»
“Referendum, no a spacchettamento”
Il presidente del Consiglio intervistato al Corriere da Beppe Severgnini: «Per la consultazione di ottobre confido negli elettori del M5S: loro vogliono cambiare, i loro rappresentanti no». «L’hashtag #staisereno a Letta? Io ci credevo davvero».
Leggi l’intervista, Clicca QUI
MATTEO RENZI: Enews 392 – mercoledì 29 aprile 2015
1 Legge Elettorale – Sulla legge elettorale sono giorni di polemica e discussione. Rispetto le posizioni di tutti e di ciascuno. Su La Stampa, spiego la mia, sulla legge, sulla fiducia, sulla necessità di cambiare. Fa male sentirsi dire che siamo arroganti e prepotenti: stiamo solo facendo il nostro dovere. Siamo qui per cambiare l’Italia. Non possiamo fermarci alla prima difficoltà. Se accettiamo anche noi – come accaduto troppo spesso in passato – di vivacchiare e rinviare, tradiamo il mandato ricevuto alle primarie, dal Parlamento, alle europee. Leggi il resto di questa voce
UN ANNO DI GOVERNO RENZI – incontro con Lia Quartapelle a Basiglio
Abbiamo oscillato tra momenti di vera e propria euforia, perché ci sembrava di aver raggiunto il traguardo più impossibile e inimmaginato solo qualche tempo prima, ad altri di consapevolezza mista ad ansia. Finito il tempo dei discorsi da trascinatore di folle, finita la rottamazione, era arrivato il momento di realizzare un programma ambiziosissimo: cambiare verso all’Italia, come ripetuto negli slogan della campagna per le primarie.
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LETTERA DI MATTEO RENZI AGLI ISCRITTI PD
Care democratiche, cari democratici,
nell’aprile 2013 le divisioni, le polemiche, le tensioni interne al Partito Democratico crearono le condizioni per la mancata elezione del Presidente della Repubblica. Solo un gesto di generosità di Giorgio Napolitano permise di uscire da una situazione di impasse molto dolorosa.
La settimana scorsa, grazie a un percorso di condivisione e ascolto, di confronto e dialogo, il PD si è dimostrato capace di cancellare quella brutta pagina e di indicare Sergio Mattarella come proprio candidato alle altre forze politiche.
GUERINI: “IL DISCORSO DEL PRESIDENTE INCALZA TUTTI NOI”
Per il vicesegretario del Pd: “E’ stato un messaggio carico di speranza, ha posto al centro i cittadini, un discorso che incalza tutti noi ad affrontare i problemi della crescita del Paese”. Serracchiani: “Importante l’attenzione alla nostra Carta costituzionale e la volontà di portare a compimento le riforme istituzionali”.
“E’ stato un discorso carico di speranza, ha posto al centro i cittadini, ha riguardato l’oggi e il domani; un discorso che incalza tutti noi ad affrontare i problemi della crescita e a rispondere alle aspettative dei concittadini”. Lo ha dichiarato il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini dopo il discorso di insediamento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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Renzi: “Berlusconi rispetti i patti, prima l’Italicum poi il Colle. L’Ilva tornerà allo Stato, la salviamo e poi vendiamo”
“Voglio una sinistra moderna. La Cgil non ci fermerà, pensa solo al suo sciopero. Nel partito nuove regole sulla disciplina interna: ci sta chi ne ha voglia. Il nostro popolo al prossimo voto dovrà scegliere tra noi e Salvini”. Il Pd ha rottamato Grillo
di CLAUDIO TITO [ fonte: la Repulica del 30/11/2014 ]
La Camusso? “Alza i toni in vista dello sciopero generale”. Grillo? “Il Pd lo ha rottamato”. L’articolo 18? “Bisognerebbe rileggere ciò che scrivevano sindacalisti come Luciano Lama”. Prima il Quirinale e poi le riforme? “Non esiste e comunque il mio nome ora per il Colle resta solo Napolitano”.
Prima di affrontare lo “showdown” di dicembre che per il governo assomiglia a una corsa a tappe forzate tra l’Italicum, il Jobs act e la legge di Stabilità, Matteo Renzi traccia un bilancio di quel che il suo governo e il Pd hanno fatto nel 2014. Chiede al suo partito di abbandonare la vecchia abitudine degli “sgambetti” a Palazzo Chigi e di dar vita ad una “sinistra moderna” senza steccati ideologici. Leggi il resto di questa voce
MATTEO RENZI: “ECCO LA MIA SINISTRA, STA CON I PIÙ DEBOLI E NON HA BISOGNO DI ESAMI DEL SANGUE
Il premier scrive a Repubblica: “Ho rivendicato l’appartenenza del Pd alla famiglia socialista europea. Per me parlano i miei comportamenti”
[ di Matteo Renzi ]
Caro Direttore, Repubblica mi chiama in causa personalmente. Mi chiede quale sia la nostra idea di sinistra che rivendico, ad esempio, quando parlo della riforma del lavoro. Come lei sa, non da ora, sono tra quelli che hanno favorito e accelerato la fine dell’era del trattino. Quando non si poteva pronunciare la parola sinistra senza premettere qualche prefisso per attenuarla, quasi a prendere le distanze. Ho sempre rivendicato, con fierezza ed orgoglio, l’appartenenza del Partito democratico alla sinistra, alla sua storia, la sua identità plurale, le sue culture, le sue radici. Per questo ho spinto al massimo perché il Pd, dopo anni e anni di dibattito, fosse collocato in Europa dove è adesso, dentro la famiglia socialista della quale oggi, grazie al risultato delle ultime elezioni, è il primo partito con oltre 11 milioni di voti. Questo per dire che nei comportamenti concreti, nelle scelte strategiche, il Pd sa da che parte stare.
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eNEWS 387 di MATTEO RENZI
Arrivo un po’ in ritardo all’appuntamento mensile, cerco di recuperare con una enews per punti
1- Sono reduce dall’appuntamento australiano del G-20, il consesso che riunisce i Paesi leader del mondo tenutosi quest’anno a Brisbane. Nel documento finale è stata recepita la proposta italiana contro la corruzione (il lavoro che svolge l’Anac di Raffaele Cantone sta diventando una buona pratica a livello mondiale) e che si è fatto un discreto passo in avanti sulla riduzione dell’inquinamento in attesa della conferenza di Parigi del 2015. Ma la cosa che mi ha più colpito è stata la consapevolezza della stragrande maggioranza dei partecipanti: è arrivato il momento di scommettere sulla crescita e sugli investimenti, considerando miope l’esclusiva attenzione all’austerità e al solo rigore. È un grande passo in avanti che noi italiani abbiamo proposto e imposto all’Europa in occasione del nostro semestre. Adesso non ci resta che attendere la presentazione nelle prossime ore da Bruxelles del piano da 300 miliardi di euro promesso da Juncker. Leggi il resto di questa voce
CALA LA FIDUCIA IN MATTEO RENZI, PERSI 10 PUNTI IN UN MESE
Tratto da L’Huffington Post 16/Nov/2014
Imprenditori. operai, studenti, caslinghe e pensionati. Il Pd di Matteo Renzi seduce attira consensi un po’ dappertutto, primeggiando in quasi tutti i segmenti sociali, anche quelli un tempo presidio storico del centrodestra. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Ipsos per il Corriere della Sera, che mostra ad esempio come tra imprenditori, liberi professionisti e dirigienti – fascia tradizionalmente non vicina al Centrosinistra – il Pd risulti il primo partito con il 37,7%, staccando di gran lunga Movimento 5 Stelle (22,8%) e Forza Italia (9,2%). Leggi il resto di questa voce
STORIA E FUTURO. IL PD ALLA PROVA DEL CAMBIAMENTO
[ di Enrico Farinone ] tratto dal suo sito – cliccare QUI
E’ mia precisa convinzione che la nascita del Pd non sia stata preceduta da una adeguata analisi dei problemi, identitari e non solo, che essa avrebbe comportato. Questa superficialità determinò da subito (“l’amalgama non riuscito” di D’Alema è solo di un anno dopo la fondazione) diversi problemi: alcune questioni di fondo non erano state affrontate, sbagliando. La discussione, successiva alla costituzione del Pd, che produsse il Manifesto dei Valori pagò quella indeterminatezza lungo tutto il dibattito nel gruppo di lavoro, e alla fine produsse un onesto compromesso che però – e fu inevitabile – non venne considerato da nessuno. Il documento venne pubblicato, e subito dimenticato. Leggi il resto di questa voce
eNEWS 385 del 5 ottobre – Matteo Renzi
[ di Matteo RENZI ]
Questo settembre è volato! E io sono anche un po’ in ritardo con le enews.
Cerco di essere il più sintetico possibile, ma prima lasciatemi dire grazie per la mole di affetto, stimolo e proposte che ricevo via email. Siete realmente una boccata d’aria fresca nelle stanze del palazzo, vi sono grato.
Tre punti chiave, come sempre. Leggi il resto di questa voce
I LAVORATORI CHE LA SINISTRA VORREBBE RAPPRESENTARE
[di Guido MORANO]
Si è aperto nel nostro partito e in generale tra le forze interessate a cambiare in meglio il Paese, il dibattito sulle norme che tutelano e facilitano l’ingresso e la permanenza sul lavoro. Era inevitabile (?) che alla fine si approdasse sull’art. 18, destinato, ma perché e con quale fondamento non è chiaro, il punto dirimente di ogni dibattito sul tema. Personalmente non sono convinto che i problemi del lavoro, nel loro complesso, siano risolvibili , mantenendo o eliminando l’art 18. Leggi il resto di questa voce
Generazione Telemaco: il dovere di meritare l’eredità
“L’Europa è il luogo del futuro, deve tornare a essere una frontiera”. All’Europarlamento di Bruxelles, Matteo Renzi apre il semestre europeo a presidenza italiana
di Matteo Renzi, pubblicato il 2 luglio 2014
Se oggi l’Europa facesse un selfie che immagine verrebbe fuori? Posso dirlo con estrema preoccupazione? Emergerebbe il volto della stanchezza, in alcuni casi della rassegnazione. Se dovessi dirlo in modo sintetico, l’Europa oggi mostrerebbe nel selfie il volto della noia. Leggi il resto di questa voce
RENZI E IL SEMESTRE EUROPEO: “PORTEREMO LA VOCE DELL’ITALIA CON DETERMINAZIONE”
Il presidente del Consiglio indica il programma di mille giorni per il semestre italiano di presidenza
Renzi ai partner europei: “Chi non vuole la crescita viola i trattati”
Il premier, alla vigilia della presidenza del semestre europeo, presenta il programma. Apertura della cancelliera tedesca sul patto di stabilità
24 giugno 2014 [fonte: http://www.rainews.it ]
La voce dell’Italia in Europa. Quella di un paese forte e consapevole delle proprie qualità. È il concetto chiave che il premier Matteo Renzi lancia alla Camera, dove presenta le priorità del semestre di presidenza italiano che inizia il 1° luglio. Leggi il resto di questa voce
RIFORME, RENZI A M5S: VEDIAMOCI MERCOLEDÌ 25/6
Onorevoli capigruppo del M5S, rispondo alla vostra del ringraziandovi per l’apertura di un dialogo franco, aperto e trasparente nell’interesse dell’Italia.
La vostra lettera del 16 giugno scorso conferma che ci sono molto cose che continuano a vederci su fronti contrapposti, ma proprio per questo giudico importante che le forze politiche più rappresentative del Paese provino a scrivere insieme le regole del gioco. Lo scrive Matteo Renzi in una lettera inviata ai 5 stelle. Leggi il resto di questa voce
DOPO IL FINE SETTIMANA NELLE PIAZZE RENZI A MILANO MARTEDÌ 20 MAGGIO
Tutti nelle piazze lombarde venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 maggio. A una settimana dalle elezioni europee e amministrative del 25 maggio troviamoci nelle nostre piazze per sostenere l’Europa, il PD, i nostri candidati.
Invece il 20 maggio alle ore 10.30 il Segretario Nazionale del Partito Democratico Matteo Renzi sarà a Milano per una tappa della sfida elettorale europea e amministrativa. L’appuntamento è presso il Teatro Piccolo Paolo Grassi di via Rovello 2 a Milano (M1 Cordusio) per un grande incontro pubblico.
Dopo il weekend con 80+80 banchetti organizzati da tutti i circoli di Milano metropolitana questo appuntamento sarà decisivo per far sentire tutto il sostegno della “Città metropolitana milanese” per la campagna elettorale del Partito Democratico.
Sandro Gozi: “Riforme di Renzi sono strutturali. Così convinceremo l’Europa sul rapporto Deficit/Pil”.
Martina Cecchi De Rossi, L’Huffington Post – 14/Mar/2014
Le riforme che Renzi porta nel dossier per il bilaterale di lunedì con Angela Merkel sono a tutti gli effetti strutturali, in primis quella che riduce il cuneo fiscale. E in quanto tali giustificano un eventuale aumento del rapporto Deficit/Pil. Anche se, dice Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza con delega agli Affari europei, non è affatto detto che serva usare “tutto lo 0,4%” che ci separa dal fatidico ‘tetto del 3’. Di certo Renzi parte “incoraggiato” e forte del sostegno di Giorgio Napolitano: tra i due “c’è piena condivisione” sulla linea della crescita, e non più del solo rigore. Leggi il resto di questa voce
CORRERE O MORIRE
di Ezio Mauro – la Repubblica, 14/03/2014
UNA GIORNATA STRAORDINARIA PER #LASVOLTABUONA
Dal taglio del cuneo al capitolo imprese, dai provvedimenti per casa, scuola e giovani fino alla legge delega per riorganizzare il mercato del lavoro: ecco i provvedimenti annunciati da Renzi e le relative coperture.
«Cento giorni di lotta molto dura, per cambiare ad aprile la pubblica amministrazione, a maggio il fisco e a giugno la giustizia». Il nemico dichiarato è «chi dice che si è sempre fatto così». E allora ecco il pacchetto di misure economiche presentate da Matteo Renzi questo pomeriggio al termine del sesto consiglio dei ministri da quando è premier. La #svoltabuona è l’hashtag lanciato per discutere su Twitter le misure annunciate. Vediamo il dettaglio. Leggi il resto di questa voce
LETTA SFIDA RENZI
Fonte: Huffingtonpost.it –
Enrico Letta pronto a sfidare Matteo Renzi in direzione Pd: “Basta rinvii: patto di coalizione e rimpasto”
“Se anche il presidente di Confindustria Squinzi chiede al governo di agire, il Pd, come maggiore partito di maggioranza, non può tirarsi indietro. Dunque, basta rinvii: ora bisogna accelerare sull’agenda di governo: idee e persone”. Che significa patto di coalizione e rimpasto. Dopo un mese di relativo silenzio o almeno non belligeranza con Matteo Renzi, Enrico Letta lancia il suo guanto di sfida al segretario del Pd. Leggi il resto di questa voce
RENZI: “HANNO PERSO LA TESTA. SQUADRISTI DA CODICE PENALE”
Intervista a Matteo Renzi di Federico Geremicca – La Stampa, 31/01/2014
Il commento è secco, lapidario, privo di fronzoli e di retorica. Dice Matteo Renzi: «Non servono giri di parole per dire quel che il Movimento Cinque Stelle sta mettendo in scena alla Camera: roba da squadristi, al limite – se non oltre – del codice penale. E quanto all`atto d`accusa contro Napolitano, spero che nessuno si lasci ingannare: non c`entrano niente la voglia di cambiamento, la Costituzione e quelle balle lì. Siamo di fronte ad una strategia lucida ma disperata: tutta studiata a tavolino».
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DA ME PROPOSTE CONCRETE
QUELLO CHE MANCA ALLA VERA SVOLTA
di ANTONIO POLITO, Corriere della Sera, 29 ottobre 2013
Nella linea di Renzi sembra persistere una forma di scaltrezza: l’attualità politica impone delle risposte, ma il problema dei problemi è sempre un altro: «Cambiare l’Italia». Alla sua terza o quarta discesa in campo, Matteo Renzi è un po’ troppo simile a se stesso. Neanche l’ultima Leopolda da giovane candidato gli ha fornito una matura piattaforma da segretario. Eppure tra poco più di un mese, pur non essendo in Parlamento (come Grillo), avrà il compito di guidare un esercito di più di quattrocento parlamentari. Leggi il resto di questa voce
INTERVISTA A MATTEO RENZI: «SE VINCO IO, MAI PIÙ LARGHE INTESE»
VLADIMIRO FRULLETTI
L’Unità, 20 ottobre 2013
Non le ricorda Balotelli? Indubbie qualità, ma anche difficile da gestire? ». Cesare Prandelli sorride ma glissa: «Bella domanda». Poi si riprende la ramazza e torna a spazzare Piazza D’Azeglio insieme a un centinaio di volontari (parecchi stranieri: studentesse californiane e immigrati filippini) armati di pettorine arancioni. A fianco Matteo Renzi. Questo sabato si pulisce Firenze. Si chiamano Angeli del Bello come gli angeli che ripulirono Firenze dal fango nel 1966. Il sindaco saluta tutti («ciao grande!»), batte il cinque ai bambini, stringe mani. Degli studenti gli chiedono anche di firmare la giustificazione per la scuola. Ringrazia Prandelli («è lui il vero sindaco») e gli altri volontari, spiega come diventerà la piazza coi nuovi giardini, poi torna a Palazzo Vecchio. Leggi il resto di questa voce
MATTEO RENZI: UNA SVOLTA RADICALE DALLA POLITICA ALLE BANCHE
Corriere della Sera, 18 ottobre 2013
«L’Italia ha bisogno di una svolta radicale». Lo dice Matteo Renzi in un’intervista al Corriere: «Chiederemo all’Europa di rivedere il limite del 3%, ma prima dobbiamo fare le riforme rinviate per troppo tempo. Compresa quella del fisco: io avevo proposto un taglio al cuneo fiscale da 22 miliardi». Renzi annuncia la ricandidatura a Firenze: «Farò il segretario del Pd e insieme il sindaco. Leggi il resto di questa voce