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PRESIDENTI DI CAMERA E SENATO: E NELLA NOTTE ARRIVA LA MOSSA DEL CAVALLO

bersani1567Maria Zagarelli

L’Unità 17 marzo 2013

È stata la mossa del cavallo». Sorride Enrico Letta. Stavolta il Pd e Pier Luigi Bersani hanno stupito con una mossa a sorpresa. I conigli dal cappello? «No, due dei nomi che aveva in testa per il suo governo. È da lì che ha pescato, non nel cappello». Parola di un fedelissimo, riferita a voce bassa su un divano del Transatlantico. Una decisione maturata all’una di notte, dopo la telefonata di Bersani a Mario Monti e la certezza che Lista civica non avrebbe proposto altri nomi oltre a quello del premier in carica. Una telefonata che ha provocato una calata di gelo e grandine sui rapporti tra i due leader e che a quel punto ha aperto un altro scenario. Leggi il resto di questa voce

UN MACIGNO SULLA STRADA DI BERSANI

FEDERICO GEREMICCA, La Stampa, 11 marzo 2013

Ci sono porte che si chiudono, porte che vengono sbattute e porte che non erano mai state aperte. Quella di Beppe Grillo, per esempio, non si era mai nemmeno socchiusa, nonostante il bussare insistente del Pd. E invece per una settimana si è voluto far finta di credere (o di far credere) che l’ipotesi di un governo Bersani-Grillo – viene da sorridere al solo scriverlo – fosse una ipotesi, come si dice, in campo. Non lo era, e non lo è: e la giornata di ieri, con Grillo che annuncia l’addio alla politica se il M5S darà la fiducia «a chi ha distrutto l’Italia», e i capigruppo grillini di Camera e Senato che chiudono alla possibilità perfino di prendere un caffè «con quelli che ci hanno portati fin qui», dovrebbe averlo chiarito con sufficiente nettezza.  Leggi il resto di questa voce

MARIO, NON SCENDERE IN CAMPO CHE È MEGLIO (SOPRATTUTTO PER TE)

MONTI SI DIMETTE. CHI PAGA IL CONTO