Via Rasella

di Guido MORANO

Mentre ci avviciniamo agli 80 anni dalla fine della guerra di liberazione, ricordiamo la strage delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944, feroce rappresaglia dopo l’azione dei gappisti romani di via Rasella , che uccise 33 soldati tedeschi al ritorno da una esercitazione .
Dobbiamo ricordare quella strage, forse la più grave tra le tante di quegli anni, contro cittadini incolpevoli, scelti per fare il numero che volevano i capi nazisti per raggiungere la “decimazione“, spesso su indicazione dei complici italiani, fascisti.

Se è doveroso commemorare quelle vittime, la ferocia con cui furono uccisi, uno per uno, i corpi nascosti dentro quelle grotte, è doveroso anche ricordare i giovani romani che agirono in Via Rasella. In quella Roma occupata dall’ esercito nazista, dopo la fuga del Re e di Badoglio, tra fame e paura, in attesa dell’ arrivo degli alleati, quei giovani ebbero il coraggio di dare un segnale , contro la rassegnazione e la paura della maggioranza dei romani. Spesso nella narrazione di questi anni contro la resistenza, ancora più prepotente con il governo di Meloni , questa azione viene descritta come inutile, come la causa della strage delle Fosse Ardeatine, bastava aspettare l’arrivo degli americani. In questo modo, con queste parole, con questa continua denigrazione, non solo si disonora la memoria di quei giovani, ma soprattutto si tace sul valore di riscatto, di ritrovato onore di un popolo trascinato in guerra, al seguito del nazismo. È grazie al coraggio e al sacrificio di quei giovani, dei
gappisti e delle vittime trucidate, a Roma e nella resistenza, che l’Italia finita la guerra ha potuto darsi legittimamente la democrazia, e scrivere la costituzione.
La ricostruzione storica che propone Arte energia con Barbara Massa è quindi una preziosa occasione per ricordare quegli eventi, per riflettere su quel periodo storico che col trascorrere degli anni diventa lontano , mentre rimane l obbligo morale di non dimenticare.

Pubblicato il 20 marzo 2024 su Uncategorized. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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