IL TEATRINO DELLA POLITICA IN SENATO E IL CASO RUBY TER

di David Arboit

L’espressione “teatrino della politica” fa ormai parte del linguaggio comune e sta a indicare comportamenti politici determinati da un esasperato tatticismo e opportunismo e giocati in modo demagogico e menzognero. Ebbene lo spettacolo che i senatori hanno dato ieri a Palazzo Madama e proprio conforme allo stereotipato luogo comune popolare e, ovviamente, lo rafforza. Prima il voto “salva Silvio”, poi le accuse reciproche tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.

Ma chi ha richiesto il voto segreto che garantisce l’anonimato, gli inciucio, la confusione e le ambiguità? Complessivamente 84 senatori, un bel gruppone insomma. Quali Partiti? Tutti, compreso, per esempio, il senatore Airola Alberto del Movimento 5 Stelle (ma loro lo fanno, ovviamente, per fare esplodere le contraddizioni del sistema).

Se la grancassa propagandistica di M5S (il fattoquotidiano) non esita nemmeno un secondo ad attribuire la colpa al PD, come da copione, i dubbi invece possono essere parecchi e differenti come spiega bene Stefano Folli (CLICCA QUI).

Pubblicato il 21 luglio 2016 su LEGALITA', POLITICA NAZIONALE. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 3 commenti.

  1. Allora siamo 4 a 1 per il PD, a questo punto sarebbe interessante capire quanti voti servivano per ottenere il voto segreto, grazie.
    Saluti.
    Paolo Caimi

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  2. Filippi Marco

    Morgoni Mario

    Parente Anna Maria

    Puglisi Francesca

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  3. 84 senatori, quali partiti? tutti, quindi anche il PD, i nomi dei senatori del PD ? Sarebbe meglio farli così ci regoliamo per il futuro, grazie. Del resto anche Folli pone il problema del perché abbiano chiesto il voto segreto.
    Saluti.
    Paolo Caimi

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