SINTI DI BUCCINASCO: “METTIAMO IN ORDINE LE IDEE” – PARTE SECONDA

[di Augusto LUISI – ricevuto sottoforma di commento]

Parte PRIMA ( clicca QUI )
SEGUITO, PARTE SECONDA- 2A
SINTI di Buccinasco ed il Quartiere Terradeo dove abitano
+ ASSOCIAZIONE APERTAMENTE: come Nasce, con quali Finalità.
Attorno al 2007 a un certo punto è evidente che” il Progetto di Inclusione Sociale” riguardante le Famiglie Sinte residenti nel Q.re Terradeo , ha subito un battuta di arresto per quanto riguarda il tema dell’abitare per le vicende burocratiche attorno alla discussione del PGT della Giunta Carbonera che non permettono di affrontare risolutivamente la questione del diritto alla permanenza del Q,re Terradeo con il benestare del PASM entro la legislatura. L’Amministrazione che si era spesa per attuare il Progetto Inclusione con i suoi rappresentanti, i soggetti che avevano lavorato assieme alla Amministrazione come : alcuni esponenti delle Famiglie Sinte ( con Mamma Rosa), Caritas, Scuola,l’ Assistente Sanitaria, ecc. valutano, per non rischiare di vedere vanificato il lavoro fatto, di dare vita ad una Associazione fatta da volontari. Di soggetti che insieme avevano lavorato al Progetto inclusivo condiviso dalle famiglie Sinte.

Viene formalizzata questa scelta dando vita ad “APERTAMENTE di Buccinasco” formata per metà di SINTI ed il resto da ex Assistente Sanitaria ancora presente con attività di volontariato, un rappresentante della Scuola ( una ex Preside in pensione) , un rappresentante indicato dalla Caritas Decanale, viene contattato l’ex Presidente della Opera Nomadi di Milano per la sua esperienza e conoscenza del mondo Nomadi . Successivamente il Presidente della Commissione Servizio alla Persona della Giunta Carbonera , che aveva seguito con delega del Sindaco tutta la partita per conto della Amministrazione , dismesso l’ incarico Istituzionale alla fine del mandato della legislatura, viene cooptato all’interno del direttivo della Associazione ed Ernesto Rossi viene eletto Presidente. Si rimanda l’approfondimento alla lettura della documentazione postata negli ALBUM sulla pagina FB di Apertamente.
+ CRONONOTA DELLE ATTIVITA’, INCONTRI, CENSIMENTI:
La definita Crononota , visibile negli ALBUM sulla pagina FB di Apertamente, è una sorta di indice di tutto quanto è stato fatto in modo ” formale ” attorno alla Comunità SINTA di Buccinasco raccolta in modo ordinato da Associazione Apertamente su mandato del Sindaco Cereda e dell’Assessore di competenza sino verso alla fine del loro mandato. Il tutto consegnato e protocollata all’attenzione dell’allora Sindaco, del Direttore del Parco Agricolo Sud Milano Arch. Ghiringhelli.
Successivamente una copia è stata consegnata all’ attenzione del Commissario Straordinario.
Ovviamente una copia è in possesso di Apertamente.
+ ABITARE.
– Per quanto riguarda la ricerca dell’ assenso del PASM alla permanenza delle famiglie Sinte nello spazio di proprietà del Comune di Buccinasco consegnato con regolare contratto dallo stesso alle famiglie SINTE, in Parco Agricolo, continua essere un problema tuttora irrisolto, nonostante le decine di incontri tra l’Amministrazione Comunale di Buccinasco ed i responsabili del PASM , col Presidente della Provincia di Milano e col Prefetto di Milano.
La cosa straordinaria è che tutti i soggetti istituzionali coinvolti si dichiarano d’accordo per trovare soluzioni positive per le famiglie SINTE.
Con l’attuale Amministrazione locale, come è noto, si è fatto un importante passo in avanti chiedendo formalmente la richiesta di aprire un tavolo per risolvere definitivamente la questione AGIBILITA’ del Q.re TERRADEO, proponendo uno scambio tra due terreni nella disponibilità del nostro Comune di cui uno non in PASM limitrofo a quello del Parco.
Il superamento della Provincia di Milano avvenuto e la costituzione della nuova Città Metropolitana non ancora completamente realizzata stanno prolungando i tempi per la soluzione del nostro caso , come per altri casi analoghi presenti in altri Comuni del Parco.

– Per quanto riguarda la situazione pregressa . Le Casette in legno costruite nel tempo da sei famiglie residenti, ricevuto l’Ordinanza esecutiva durante il commissariamento, hanno provveduto ed ottemperato nei tempi stabiliti, nonostante si fosse in pieno inverno , nevicasse , in presenza di numerosi bimbi piccoli e neonati, quattro signore fossero in stato avanzato di gravidanza. Demolito le sei casette, sono partite altre Ordinanze esecutive per abbattere entro trenta giorni i circa sette casotti prefabbricati in legno 2 x 2 metri utilizzati come ripostiglio e/o deposito attrezzi, in alcuni casi utilizzati per cucinare. Anche in questo caso si è ottemperato entro i tempi stabiliti. Per finire, tra la domenica delle elezioni Amministrative e quella del Ballottaggio è partita l’ultima Ordinanza indirizzata alla famiglia di mamma Rosa, la decana del Quartiere, per la demolizione della veranda in legno della sua ROULOTTE , i tempi di demolizione questa volta, con procedura di urgenza di quindici giorni per ottemperare. Si è nonostante quello che, tutti hanno ritenuto una inutile angheria, ottemperato anche questa volta nei tempi indicati.
Per tutti , nonostante in tutti i casi si è ottemperato alle Ordinanze emesse, è scattato un procedimento penale. Il primo processo ha già avuto luogo.
Se questi sono i fatti !!! In alcuni Blog di che cosa si straparla ????
Comunque buona parte la documentazione di quanto narrato è attualmente visibile, per chi è intenzionato seriamente approfondire queste vicende, negli ALBUM sulla pagina FB di Apertamente:
https://www.facebook.com/media/set/?set=vb.100005936708929&type=2

Un Saluto

Augusto Luisi

Pubblicato il 21 novembre 2014, in BUCCINASCO con tag , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Non frequento facebook, ma qualche giorno fa ho avuto l’opportunità di leggere alcuni commenti su fb relativi al campo SINTI di Buccinasco, sono rimasto molto colpito, con grande soddisfazione ho visto che i cittadini di Buccinasco stanno dimostrando grande capacità di discernimento nell’affrontare il tema, prima di tutto nell’affrontarlo come un tema che riguarda tutti noi e che non può essere limitato ad un problema di ordine pubblico. Insomma il tentativo è di capire “come insegnare a pescare”.
    Ci sono, come ovvio, interventi molto negativi, direi sbrigativi, sono utili per capire come non basti trovare delle soluzioni, si devono trovare in modo che tengano conto dei giusti, qualche volta meno giusti, timori di chi non si sente tutelato.
    In ultimo vengono coloro che pensano di poter cavalcare questi problemi per più o meno nobili ( o poco nobili) scopi politico/personali, anche questi fanno parte del paesaggio in qualsiasi democrazia. Poi la democrazia li misura, con le elezioni, così si scopre che quelli che sembravano in irresistibile ascesa cominciano a scivolare e altri insistono con risultati risibili.
    Ma torniamo al problema vero: “ insegnare a pescare”, inteso nel modo più ampio: quello della reale integrazione, in cui si è capaci di ricordare le proprie tradizioni, ma anche di superarle in nome di una situazione che muta ( pensate cosa è riuscita fare la Chiesa Cattolica in questo senso ).
    Premetto subito che non ho soluzioni, non sono come certi taumaturghi che stanno limando il comunicato con le soluzioni. Penso però che la prima cosa sia non fare confusione tra piani diversi del problema, provo ad elencare quelli che ho individuato:
    – Presenza del campo nei confini del Parco Sud,
    – Gestione del Campo,
    – Costi a carico della comunità,
    – Attività orientate all’integrazione e chiarezza nei tempi del percorso,
    – Temporaneità del campo,
    – Sospetti sulla connessione tra attività delittuose e presenza del campo,
    – Complessità di problemi simili in tempo di crisi.
    Direi che può bastare, come detto mi fermo all’elenco. Non so, forse sono tutte sciocchezze, ma potrebbe essere utile concentrarsi su ognuna di queste sciocchezze senza confonderle una con l’altra.
    Mi pare che siano state allegate a qualche comunicazione le foto dell’incontro di dicembre dello scorso anno, credo davvero che per chi c’era sia difficile dimenticarsi ciò che si è visto e sentito, delle parole e delle informazioni scambiate, ma pare che qualcuno ci riesca.
    E’ comunque bello leggere che tanti a Buccinasco, pur nella difficoltà del momento, capiscono che i problemi sono altri.
    Come sempre mi scuso per la lunghezza, saluti.
    Paolo Caimi

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