Sondaggio Demos, per Matteo Renzi calo di consensi: in tre mesi perde 14 punti

Fonte: Huffington Post

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Frenata nei consensi per Matteo Renzi in soli tre mesi. Il premier alle prese con il suo programma di riforme e con la pausa estiva diventata solo più che un ricordo, deve fare i conti con un primo segnale, forte, che arriva dall’elettorato. Come rivela un sondaggio di Demos per Repubblica, il premier ha perso 14 punti nei consensi rispetto a giugno. In tre mesi il segretario del Pd vede un ridimensionamento quindi dal 74% al 60%. Come scrive Ilvo Diamanti “la posizione del premier e del governo appare ancora solida. Il consenso per il governo, infatti, tocca il 54%. Mentre la fiducia nei confronti di Renzi è intorno al 60%. Tantissimo, non c’è dubbio”. E il partito democratico resta ancora il primo partito, con il 41% dei voti.

Ma quello che si rileva è come nemmeno Renzi e il suo governo “personale” sfuggano alla sfiducia che prova la società nei confronti della politica, da destra a sinistra. Rallenta quindi la spinta propulsiva delle elezioni europee, che attribuirono al premier un consenso storico. Ma, scrive ancora Diamanti, “il calo della popolarità del premier e del governo, però, sottolinea come l’apertura di credito degli elettori non sia infinita. Quindici punti di fiducia in meno, in tre mesi, non sono pochi. Anche se è cresciuta la quota di elettori che pensa che Renzi governerà fino in fondo”. Resta però un dato: come il Pd sia legato alla figura del suo segretario. “Il leader ha bisogno del partito, per governare e per imporsi, in caso di elezioni. Anche se il partito – il PD – ha bisogno di Renzi per affermarsi. Per non scivolare di nuovo al 25%”, scrive Diamanti.
Quanto agli altri partiti, l’istituto demoscopico Demos rileva che gli orientamenti di voto rispecchiano ancora il voto europeo, seppur con qualche differenza. In particolare, la risalita di Forza Italia (18%), e il calo del Nuovo Centrodestra e Udc (2,9). Perdono consensi anche Angelino Alfano (perde 9 punti), Silvio Berlusconi (perde 5 punti) e Beppe Grillo (12 punti) rispetto a giugno. Un andamento generale, “segno di una certa stanchezza politica che pervade la società”.

Pubblicato il 12 settembre 2014, in POLITICA NAZIONALE con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.

  1. Stefano, mi sembra normale che io segua questo blog! Sarebbe strano il contrario…, vorrebbe proprio dire che la politica non fa per me…!
    Franco

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  2. Stefano Parmesani

    Franco, ringrazio te per seguire questo blog. l’ultimo congresso PD, pochi mesi fa, ha scelto il Segretario e nel prossimo Congresso – tra 3 anni- ne stabilirà un altro. nulla di nefasto, quindi. Solo democrazia applicata, all’interno del PD. Il sondaggio l’ho pubblicato perché non amo nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Ciao, Stefano.

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  3. Buonasera
    Maggiori informazioni sul sondaggio sono disponibili al link:
    http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/GestioneSondaggio.aspx

    Segnalo alcuni altri dati

    Il livello di rappresentatività del campione è del 95% e il margine di errore relativo ai risultati del sondaggio è +/- 3.0 per i valori percentuali relativi al totale degli intervistati (1.023 casi)

    Il campione è formato da 1.023 risposte. Per ottenerle sono stati interpellati molti più cittadini: non rispondenti: 9.777; di cui numero sostituzioni: 5.277
    Quindi tantissimi si sono rifiutati di rispondere. Questo è forse un’altro segno di disaffezione alla politica ed ai politici che andrebbe considerato con attenzione.

    Quando viene riferito un giudizio positivo per un leader, si intendono valutazione uguale o superiore a 6 su una scala da 1 a 10
    Il Governo Renzi ottiene un 54
    Renzi: il 60%
    Sarebbe interessante sapere quante sufficienze stiracchiate ci siano, quanti 5 1/2, quanti 5/6 e quanti 6 – – ci siano, e quanti siano invece i 9 ed i 10….

    Interessante anche vedere che tra chi ha risposto,
    –> solo il 52% ritiene che il governo Renzi sarà in grado di portare l’Italia fuori dalla crisi economica.

    –> solo il 44% giudica una iniziativa utile il bonus di 80 euro in busta paga previsto dal governo Renzi, mente per gli altri è inutile o solo propaganda.

    –> solo il 5% ritiene la riforma del senato come importante, mente il 50% indica la riforma del lavoro Qualcuno dovrebbe dire a chi ha scelto la Ministro Boschi che gli italiani non la seguono…

    –> solo il 13% non è per niente d’accordo con l’affermazione che “il governo Renzi fa molti annunci e promesse, ma poche realizzazioni concrete”

    In conclusione ringrazio gli amici del PD per avere segnalato questo sondaggio.
    L’effetto Renzi sul parrtito potrebbe essere nefasto. Vorrei che iscritti e dirigenti se ne potessero rendere conto.

    Buona serata
    Franco Gatti

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